intro:
Tradizionali
praticanze
cristiano-cattoliche
del mercoledì santo
precedono
la trasferta
verso Bologna..
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attraverso infreddolito e curioso il cortile dell'Estragon perchè già si sente suonicchiare all'interno..
(Ah..i Radiohead?..)
ento e trovo sul palco tali di cui non mi ricordo proprio il nome (chiedo for venia) ma che di sicuro avranno ascoltato molto da piccoli Thom Yorke e compagnia bella.. ma cazzo non rielaborano.. 6 politico.. perchè se non altro non hanno ascoltato i guns'n'roses da monelli.. poteva andare peggio..
cambio palco.. anzi svuoto palco..
l'allestimento per i Radio Dept. è minimo.. alla faccia del DIY.. due piccoli ampli Deville, due chitarre, un laptop e una macchina uccidi fascisti..
Uscito di scenda il roodie, fanno il loro ingresso 3/4 della band svedese accasata sotto Labrador. .. manca la componente femminile..
i tre ostentano tutti quella tipica timidezza apparente tipicamente scandinava.. riservati, tranquilli, modesti, freddi.. ma è empatia pura alle prime note..:
il loro secondo pezzo è già il mio preferito: why won't you talk about it?.. penetrante.. si elimina ogni distacco tra noi pubblico e loro sul palco.. siamo tutti emotivamente attratti e ipnotizzati da quelle crude distorsioni.. dal loop freneticamente malinconico.. dalla sottile voce dell'esile Johan..
La malgama emozionale è fatta.. e diventa impresa difficile descrivere cosa si prova effettivamente nel farsi trascinare dalle sperimentazioni sonore dei tre, che a ruota propongono il riuscitissimo singolo where damage isn't already done, una fresca novità che mi fa davvero ben sperare per un loro prossimo lavoro e qualcosina di datato..
Vederli non fa che rendermi ancora più convinto di averli scelti come disco dell'anno.. non che avessi bisogno di conferme, ma mi è piaciuto aspettarmeli in tutt'altro modo e apprezzarli davvero molto nonostante il massiccio uso di basi che non prevedevo.. (la batteria.. la batteria..)
che si prova a un concerto dei Radio Dept.?..
non lo so.. ma a fine concerto resta la dolce malinconia che li ha accompagnati nelle loro composizioni di tempi, emozioni che, mi ripeterò per la centesima volta, sono perfetta sintesi di grande capacità e intelligenza..
ripetersi tornando a Bologna dove, solo pochi mesi prima, si era stati ospiti espressamente richiesti senza nemmeno che il disco fosse (legalmente) in circolazione.. non è cosa facile.. ma il pubblico dimostra affetto.. e loro ricambiano..
sono nostalgicamente felice il giorno dopo.. col disco che gira a 33 e la cover adorata inspiegabilmente come un cimelio..
vorrei davvero ringraziarli..
p.s.) ringrazio calorosamente invece i compagni di viaggio per il vinile e la dolce compagnia..
- Radio dept. su Labrador records
- Radio dept. su XL Recordings
- Estragon
- Polaroid
- Many che avrà sicuramente detto la sua (cercando l'unione peer to peerica dei blog..)