Il Brit Pop è italiano o tedesco?
L’erba ti fa male se fumata senza stile.
Ma ne siamo proprio convinti? E’ quello che mi sto chiedendo da un paio di giorni a questa parte, cioè da quando ho in mano La Malavita, il nuovo dei Baustelle.
Le indiezine dell’ultimo mese non fanno che parlarne e così un po’ di curiosità è venuta anche a me.
Io non lo so, sarà quello stampo così inglese, l’alone di Jarvis Cocker onnipresente sommata alla reminescenza di Battiato, fatto sta che ogni pezzo continua a restarmi in testa.
La sporca vita non fa per loro, però ne sono i cantori, mischiati alla vita modaiola milanese.
Forse è solo un disco pieno i luoghi comuni, ma è la mia droga.
Almeno fino alla prossima.
Che dopotutto non tarda troppo ad arrivare.
Perché al primo ascolto sembra che il tedesco suoni davvero male se cantato su basi che rimpiangono di non essere nate nell’isola britannica, poi però ti rallegra.
E fa venir voglia di muovere il piede per terra, ma non in modo eccessivo, altrimenti la frangetta mi si spettina, eppoi chi mi sta intorno non può distinguere la grafica delle mie spallette.
Chi?
I Berend, neue cd Tagesthemen. Ascoltare per credere.
p.s. accidenti il sito è in tedesco e non leggo un tubo. Però gli MP3 li ascolto.
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