gennaio 12, 2005

La SuperCarota




"La 'Cosa' da un altro mondo", Usa 1951, regia di C. Nyby e H. Hawks, in realtà Hawks è semplice ("semplice" si fa per dire) produttore e supervisore.
Eh, lo so, ci arrivo con 54 anni di ritardo, ma l'importante è arrivare, no?!?
Questo è ciò che regala la provincia modenese c/o la Sala Truffaut in una fredda e nebbiosa serata di mezz'inverno (una di quelle che la gente ricorda perchè tenti di uscire, ma non ci si vede ad una spanna dal proprio naso, e si torna velocemente in casa). Io sono riuscita a spingermi fino al cinema, incontrato un paio di amiche e "gustato" il suddetto film. Gustato credo sia la parola giusta, perchè è ovvio che un film del genere oggi lo guardi con occhi diversi rispetto a quando uscì, il tuo bagaglio culturale cinematografico e non ti porta ad essere molto più critico, ad accorgerti che certi "effetti speciali"(il low budget era una costante) oggi ti appaiono quasi ridicoli, e che più che tensione o paura suscitano riso. A cominciare dalla definizione che gli scienziati danno della "cosa" ritrovata tra i ghiacci polari, ovvero "la SuperCarota", un essere sulla scia di Frankenstein, però vegetale, che minaccia la vita stessa degli scopritori.
La soluzione per salvarsi? Come direbbe una buona massaia ( nel caso Margaret Sheridan) le verdure vanno cotte, oppure bollite oppure fatte al forno.
Siamo infatti in quella parte di fantascienza americana anni '50 classificata come "fantascienza d'invasione", dove l'alieno (intendendo qui per "alieno" qualcosa d'altro dall'essere umano, dal suo significato latino) è la figura da distruggere in quanto aggressore dell'uomo. Tipica la figura dello scienziato (Robert Cornthwaite) che tenta un approccio pacifico nei confronti dell'essere alieno.

Vi rimando al prossimo appuntamento (e se questa Sala Truffaut facesse un sito col programma, così non mi devo sbattere a scriverlo tutto in un forum remoto dove non mi caga nessuno???a voi l'onore...).



2 Postille:

At 6:29 PM, Anonymous Anonimo said...

forse low budget a parte negli anni 50 facevi fatica a creare veri effetti speciali, sai prima di un determinato periodo certe possibilita' non c'erano...alla fine sono da apprezzare certi tentativi precursori dei mostri odierni.
comuqnue secondo me Margareth Sheridan aveva pensato a un'altra possibilita'per sconfiggere quella carota! ( e non sto pensando al frullatore)
ps: io piu' che della super carota o il terrore del super nano pelato di arcore...cosa suggerisce la casalinga?

 
At 8:03 PM, Blogger Anais said...

devi chiederlo alla Sheridan...
io ho poco a che vedere con il termine "casalinga"...

 

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