settembre 27, 2006

Firenze-Milano (guidare stanca)

Lungo week-end.
Più che altro intenso.

Venerdì Firenze, Stazione Leopolda, gita turistica senza facce note, che ogni tanto fa decisamente bene.

L'appuntamento elettronico del mese è stato in quei di Firenze, e decisamente ne è valsa la pena. NextTech, il festival fiornetino, mi ha portato oltreappennino. Le code non mancano mai, ma la meta aveva un suo perchè. Djset di Ellen Allien + Apparat che sono stati il fiore all'occhiello. Eleganza misto a serietà professionale non trascurabile, due neri figuri dietro la consolle, elettro che a volte sfiora la tecno, ma suonata da manuale. Pubblico in trepidazione, video che calzavano a pennello e facevano dimenticare che Ellen Allien sembrava vestita da casalinga di Voghera. Forse perchè su di lei sta bene tutto. Poi quando prende in mano il microfono e accompagna le "note" stirate del suo compare, non c'è che dire.
E la Stazione Leopolda, non so se siete mai stati, ma è un salto nel passato/futuro, soffitti altissimi, antri giganteschi e bui, illuminati qua e là da qualche faro colorato che lascia intravedere solo l'indispensabile, finti salotti anni 60, un bar nascosto, e un retro che inesplorabile.
E dire che anche l'isegna dei bagni è stilosa.


Poi di corsa a casa, letto, e si riparte alla volta della capitale meneghina.
Che mi mancava e non vivevo da un pò di tempo.
Hot Chip @Rainbow, per iniziare.
Ecco, qui mi aspettavo qualcosa di
meglio, almeno da quanto mi avevano detto dopo i concerti estivi (vedi Pukkelpop).
Forse è meglio dare la colpa al locale, forse alle luci mal disposte, forse alle poche persone in pista, forse semplicemente non era una dimensione festival. Peccato perchè mi aspettavo decisamente qualcosa di più di un semplice live anonimo. Forse non hanno poi fatto così male gli Stiv a restare in coda in autostrada e a perderselo.
Eppoi l'aftershow. Tipicamente inide-milanese. Che poi dire indie a Milano non ha praticamente senso. In fila fuori dal locale, anche se sei in lista, per avere un minimo sconto di 2 euro. Coda ingiustificata, quando ti accorgi, una volta entrati, che il locale è mezzo vuoto. Forse chi era fuori in fila non aveva la frangetta tagliata nel modo giusto, oppure aveva la spilletta dei Baustelle e non quella dei Scissors fo Lefty .
I Cheap Mondays però spopolano.
La cosa strana è stata che alla chiusura del locale, con nessuno in pista, nessuno ancora dentro, i baristi che chiudevano i tappi delle bottiglie, i dj che portavano via le borse, nessuno ci ha intimato ad uscire.
Peccato, potevamo diventare parte dell'arredamento.
Peccato.
Se qualcuno vuole aggiungere la storia della mostra di Basquiat la domenica pomeriggio, oppure la serata tra Rolling Stone + Plastic che mi sono persa, faccia pure.
Cheers.

4 Postille:

At 4:12 PM, Anonymous Anonimo said...

fa un po' senso tutta questa gente con ciuffo frangetta e cheap mondays...

 
At 6:24 PM, Anonymous Anonimo said...

Ma com'è che apri per Richard Senzapaura al qasi e non dici niente a nessuno???
Eugy

 
At 6:53 PM, Blogger Anais said...

fa un pò vetrina, in realtà...

@Eugy: si, l'avrei annunciato...
poi, a dirla tutta, sul miospazio l'ho già annunciato...

bè, cmq tutti invitati...

 
At 9:38 PM, Anonymous Anonimo said...

C sarò...e vestito nu rave!Eugy

 

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